Che finale al Romandia, a Carapaz la tappa e Carlos Rodriguez ipoteca la generale. Turchia, ancora Andresen!

Che finale al Romandia, a Carapaz la tappa e Carlos Rodriguez ipoteca la generale. Turchia, ancora Andresen!
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Che finale al Romandia, a Carapaz la tappa e Carlos Rodriguez ipoteca la generale. Turchia, ancora Andresen!

La tappa regina con arrivo in salita a Leysin ribalta la classifica: Ayuso crolla, il connazionale è il nuovo leader davanti agli alfieri Bora-Hansgrohe, Vlasov e il sorprendente Lipowitz. La penultima frazione del Giro di Turchia, con nuova volatona a Izmir, premia ancora il danese della DSM-Firmenich che piazza la tripletta personale con il compagno Van den Broek vicinissimo al trionfo finale.

Un Giro di Romandia stravolto dalla quinta e penultima frazione, quella più dura, anche se i 14 km conclusivi verso Leysin, al 6% di pendenza media, non sembravano poter cambiare così tanto la situazione.

E invece, capita che l'edizione numero 77 sfugga dalle mani di Juan Ayuso, il netto favorito per la vittoria finale a maggior ragione dopo aver guadagnato pure nella cronometro di Oron rispetto ai diretti rivali: la tappa più attesa è del campione olimpico Richard Carapaz, che torna a vincere dopo parecchio tempo a livello WT, lui che in questo 2024 si era imposto solo nella frazione regina del Tour Colombia (senza riuscire a portare a casa la generale) e nel campionato nazionale a cronometro.

Di gran classe l'azione dell'ecuadoriano in forza all'EF-EasyPost a poco più di 2 km dall'arrivo, ma che paura nei 400 metri conclusivi, quando il tedesco Florian Lipowitz (Bora-Hansgrohe), la vera rivelazione della corsa a tappe svizzera, gli recupera oltre 10 secondi arrivandogli praticamente a ruota, mentre a 10” conclude Carlos Rodriguez, con lo spagnolo leader della Ineos Grenadiers che conquista la maglia gialla di leader.

Il team britannico ha fatto la corsa negli ultimi 60 km, “accendendo” poi Arensman nei 6 km finali (raggiungendo il fuggitivo più resistente di giornata, il francese Clément Berthet che si è fatto oltre 40 km in solitaria) e soprattutto un gran Egan Bernal dai -4, con l'azione del colombiano che ha mostrato le debolezze di Ayuso, che chiuderà solo 11° a 44” dal vincitore, alle spalle dello stesso vincitore del Tour 2019 e del Giro 2021, gran 6° a 27”, di Van Wilder, Geoghegan Hart, Gaudu e Cristian Rodriguez, decimo.

Carlos Rodriguez ha gestito benissimo la situazione, anticipando di qualche secondo Mas e soprattutto Vlasov, che avrebbe potuto impedirgli di volare in vetta ad una classifica che il giovane iberico (pronto a festeggiare la vittoria più importante della carriera, dopo la tappa di Morzine al Tour 2023) comanda con 7” di margine su Lipowitz, 9 sullo stesso russo di una Bora-Hansgrohe sul secondo e terzo gradino del podio, 21 rispetto a Van Wilder e 27 su Ayuso, sceso sino al quinto posto quando manca solo la frazione domenicale verso Vernier, senza particolari difficoltà e che potrebbe regalare l'unico sprint di questa settimana nella Svizzera Romanda che è stata amara per gli italiani, a parte i due secondi posti di tappa a firma Andrea Vendrame. Damiano Caruso, decimo in classifica sino a questo sabato, è crollato perdendo 8 minuto e il miglior azzurro in classifica è Luca Vergallito, 30° dopo la 28^ piazza ottenuta nel tappone di Leysin, a 3'40” da Carapaz.

Il Giro di Turchia terminerà domenica con una nuova probabile volata nella capitale Istanbul, dopo quella vissuta anche nella settima e penultima tappa con traguardo posto a Izmir; è arrivata la cinquina di casa DSM-Firmenich, che comanda pure la generale con Frank Van den Broek, al comando con 4” su Kudus e 9 rispetto a Double, ma soprattutto la tripletta personale di uno scatenato Tobias Lund Andresen. Il talento danese, che avrebbe dovuto tirare la volata a capitan Jakobsen (alla fine sesto), è partito ai 250 metri e ha lasciato ancora tutti sul posto, precedendo nettamente l'esperto belga Timothy Dupont (Tarteletto) e lo spagnolo Penalver della Polti-Kometa, con Enrico Zanoncello (VF Group Bardiani) miglior italiano in settima piazza davanti al compagno Mattia Pinazzi (nono).

Seconda tappa, sulle tre in programma per la corsa categoria 2.1, alla Vuelta Asturias che rappresenta il regno del Team UAE Emirates: dominio assoluto, come da pronostico, e dopo l'assolo a Pola de Lena del messicano Isaac Del Toro, leader in classifica con 1'09” nei confronti del compagno Rafal Majka, ecco lo sprint vincente di Antonio Morgado. Dopo il Giro della Romagna, nell'arco di pochi giorni ecco il secondo centro da pro per il classe 2004 portoghese sotto la pioggia di Ribadesella, anticipando Albert Torres della Movistar e lo stesso Del Toro, terzo.

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