L'Italia chiude il Romandia con un altro 2°, Consonni beffato da Godon. Vuelta Femenina, via nel segno della Lidl-Trek

L'Italia chiude il Romandia con un altro 2°, Consonni beffato da Godon. Vuelta Femenina, via nel segno della Lidl-Trek
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L'Italia chiude il Romandia con un altro 2°, Consonni beffato da Godon. Vuelta Femenina, via nel segno della Lidl-Trek

Finale caotico a Vernier, sotto la pioggia arriva il bis del francese di casa Decathlon, mentre Carlos Rodriguez conquista la generale davanti a Vlasov e Lipowitz. La cronometro a squadre di Valencia, che ha inaugurato il primo GT della stagione femminile, vede Gaia Realini conquistare la prima maglia roja, ma una caduta all'ultima curva toglie all'abruzzese e a Longo Borghini un margine ben più ampio sulle rivali, a partire da Vollering che si difende benissimo, mentre la Visma di Marianne Vos è seconda per 2 centesimi. Ultima tappa neutralizzata al Giro di Turchia, a Istanbul fa festa comunque la DSM-Firmenich, mentre la UAE Emirates si prende tutto alla Vuelta Asturias vincendo con Fisher-Black e portando a casa la classifica con il messicano Del Toro. Arnaud De Lie torna e vince la Famenne Ardenne Classic.

Il 77° Giro di Romandia parla spagnolo, con Carlos Rodriguez che conquista la sua prima corsa a tappe a livello World Tour (ed è il secondo timbro stagionale dopo la tappa all'Itzulia, dove fu 2° nella generale) e regala alla Ineos Grenadiers, in sofferenza nel 2024 sino alla vittoria di Tom Pidcock all'Amstel Gold Race, una gara storica come quella svizzera che ha vissuto una sesta e ultima giornata di corsa tutt'altro che banale.

Si attendeva l'unico sprint della settimana nel circuitone attorno a Vernier, ma la pioggia ha cambiato le carte in tavola e anche i big ci hanno provato, con una classifica così corta; tutto si è comunque risolto con una volata di quasi 70 uomini e Dorian Godon, già vincente nella prima tappa in linea a Friburgo, ha firmato il bis per una Decathlon AG2R La Mondiale che continua a stupire e ha collezionato pure due secondi posti con Andrea Vendrame, pure nella frazione conclusiva all'attacco e 11° al traguardo.

Godon è stato perfetto all'ultima curva ai -350 metri, prendendo la ruota di Venturini e saltandolo facilmente per regolare Simone Consonni (Lidl-Trek), che era lì davanti per Thibau Nys, alla fine solo sesto, ma ad un certo punto ha dovuto fare la sua volata per la piazza d'onore davanti a Dion Smith (Intermarché), Tim Van Dijke (Visma) e Alex Aranburu (Movistar).

Rodriguez porterà a casa la classifica con 7” di margine su Aleksandr Vlasov e 9 rispetto all'altra punta della Bora-Hansgrohe, il sorprendente Florian Lipowitz 2° nel tappone di Leysin e che tiene giù dal podio Ilan Van Wilder (Soudal) e Juan Ayuso (UAE Emirates), 5° dopo aver vissuto in maglia gialla la penultima e decisiva tappa.

L'ottava e finale del Giro di Turchia, invece, non c'è proprio stata visto che la corsa categoria Pro Series, proprio come due anni fa, è terminata con una frazione neutralizzata nella capitale Istanbul, causa la pioggia e l'asfalto considerato viscido e troppo pericoloso: è andata così in scena una passerella di oltre 60 km, non senza polemiche visto che le condizioni non parevano impossibili, anzi...

Niente sesta vittoria per la DSM-Firmenich, che fa comunque festa da padrona assoluta della corsa con le tre tappe di Tobias Lund Andresen, il centro inaugurale di Fabio Jakobsen e soprattutto il successo nella giornata decisiva, sull'arrivo in salita di Manisa, del giovanissimo Frank van den Broek che si prende anche la generale anticipando di 4” Merhawi Kudus della Terengganu e di 9 il britannico Paul Double di una Polti-Kometa che ha brindato alla tappa portata a casa da Giovanni Lonardi, pure 2° nella classifica a punti dietro alla rivelazione Andresen.

Terminata in questa ultima domenica di aprile pure la Vuelta Asturias (categoria 2.1), tre giorni di corsa dominata in lungo e in largo dal Team UAE Emirates con tre vincitori diversi: nell'ultima tappa con traguardo a Oviedo ecco spuntare un altro giovane terribile della squadra di Gianetti e Matxin, ovvero il neozelandese Finn Fisher-Black che stampa la quarta vittoria di stagione e viene “accompagnato” nello sprint di una ventina di corridori dal compagno Isaac Del Toro, 1°, 3° e 2° nelle tre frazioni e dominatore della classifica generale, con 1'15” di vantaggio su Rafal Majka, per un'altra doppietta UAE, con i due alfieri della Burgos-BH, gli argentini Eric Fagundez e José Manuel Diaz, rispettivamente 3° e 4°.

Si è corso anche in Belgio, con la Famenne Ardenne Classic (categoria 1.1) che ha segnato il rientro, dopo oltre un mese di stop, subito vincente per Arnaud De Lie nella gara che praticamente è di casa per il talento della Lotto-Dstny: il “Toro” ha fulminato tutti, come nel 2023, sull'arrivo in lieve ascesa di Marche en Famenne, battendo senza particolari problemi il transalpino Axel Zingle (Cofidis) e il compagno Maxim Van Gils, terzo, con Lorenzo Rota (Intermarché) 8° e miglior italiano.

Tricolore che svetta ancora una volta, invece, in ambito femminile: la 10^ edizione della Vuelta Espana Femenina, primo grande giro della stagione, da pronostico si apre nel segno della Lidl-Trek di Elisa Longo Borghini e Gaia Realini, con la scalatrice abruzzese prima maglia roja di leader. Il finale, però, è stato pazzesco visto che lo squadrone statunitense ha perso all'ultima curva la locomotiva Ellen Van Dijk, caduta malamente quando mancavano appena 300 metri alla conclusione, lasciando sul piatto tantissimi secondi e vincendo così la cronometro a squadre inaugurale di Valencia (16 km) per soli 2 centesimi nei confronti della Visma Lease a Bike di Marianne Vos, che trionfò in una prova simile nell'apertura dell'edizione 2023 del GT iberico.

Terza a 1” la SD Worx-Protime della principale rivale delle due leader italiane della Lidl-Trek, una Demi Vollering che può sorridere per aver limitato i danni, lo stesso vale per Kasia Niewiadoma e la sua Canyon-SRAM, al via con soli cinque elementi e capace di perdere appena 8”.

Lunedì la prima tappa in linea, 118 km con un probabile sprint sul traguardo di Moncofar.

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